Le fonti di luce a stato solido (LED) sono caratterizzate da lunghi tempi di vita quando
operano sotto determinate condizioni. Tuttavia, come qualsiasi altro dispositivo, in quanto tale,
a poco a poco attenuano gradualmente la loro prestazione ed efficienza nel tempo. Ciò significa che la loro vita utile è limitata nel tempo, nonostante il fatto che continuino apparentemente in modo costante il loro funzionamento durante l'intera durata della loro vita.
Pertanto, bisogna tener presente che per determinate funzioni, come per esempio quelle inerenti situazioni di criticità per la sicurezza, in particolare l'illuminazione di emergenza, sia necessario un attento monitoraggio obbligatorio delle prestazioni, soprattutto per assicurare che l'applicazione sia costantemente conforme alle normative in vigore.
Per garantire il corretto funzionamento in ogni momento e in ogni circostanza è quindi buona norma, in fase di scelta del dispositivo LED da installare, controllare scrupolosamente il livello di sicurezza e di garanzia dichiarato dalla casa produttrice.
Vita dei LED in pratica
I LED hanno una lunga durata, ma non infinita: quelli di alta qualità sono generalmente in dispositivi robusti che possono funzionare bene fino a 100.000 ore, se correttamente utilizzati. Tuttavia, questa durata può essere solo garantita quando le tensioni e le temperature di esercizio siano mantenute entro certi limiti, come specificato dal fornitore del LED.
Anche altri fattori, come l’ umidità in ambienti esterni, possono avere un impatto negativo sulla
durata della vita media di un LED. Tuttavia, tutti questi problemi possono essere risolti da una corretta progettazione dell'apparecchio e da una attenta installazione, riducendo così la probabilità di un errore irreversibile del LED a livelli trascurabili e accettabili.
Nonostante la loro lunga vita intrinseca, i LED perdono comunque gradualmente le prestazioni nel tempo. Per applicazioni di illuminazione di emergenza, questa performance è direttamente correlata al deprezzamento del flusso luminoso. Per i LED bianchi, esso è causato principalmente dall’ incapsulamento, dal rivestimento di fosforo, dall’efficienza interna del DIN3.
La maggior parte dei LED bianchi a basso consumo in genere perde fino al 50% del loro flusso luminoso iniziale in lumen entro le prime 8.000-15.000 ore.
Grazie comunque ai progressi tecnologici ed all’impiego di materiali sempre più sofisticati, i LED oggi possono mantenere in media il 50%-70% anche dopo le 50.000 ore di funzionamento.
La vita utile di un LED è diversa dalla durata del componente LED: quando si parla della vita di un LED per esempio in relazione alle applicazioni di illuminazione di emergenza, la maggior parte delle persone fanno l'associazione con il tempo medio tra i guasti. Questo segna il momento in cui un LED risulterebbe danneggiato completamente e smetterebbe di emettere luce del tutto.
Quindi, sarebbe opportuno fare ricorso a diversi indicatori per definire la vita pratica di un LED per ottenere il massimo tempo di vita utile possibile della sorgente luminosa a LED.
Inoltre, durante la progettazione del corpo illuminante dovrebbero essere soddisfatte diverse
condizioni, come per esempio porre grande cura al disegno dell'apparecchio, puntando ad un design che efficienti la dispersione del calore superficiale.
Non da meno, tenere in considerazione primaria l'efficienza del sistema ottico dell'apparecchio.